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La filosofia progettuale

La scelta delle diverse tecnologie abilitanti è stata fatta tenendo in considerazione i principi che definiscono la nostra filosofia progettuale che pone al centro l’uomo. Il cliente infatti non vede la tecnologia che sta dietro le applicazioni, e non necessità di istruzioni o di formazione specifica per poterle utilizzare. Lo spazio diventa il media grazie al quale le aziende veicolano i contenuti capaci di arricchire i propri marchi, ed il cliente deve semplicemente vivere l’esperienza d’acquisto creata per stimolare le sue emozioni.
Per ciascuno dei contesti, si sono considerate tutte le implicazioni di cui tener conto in merito al tema della presentazione del prodotto, ripercorrendo comportamenti e azioni tipiche degli utenti, in modo da aderire attraverso l’uso delle tecnologie a quanto realmente avviene, senza alterare in nessun modo la natura dei gesti, dei luoghi e delle interazioni, e mantenendo comunque ferma la centralità dell’uomo nelle relazioni e interazioni con oggetti, spazio e individui.

Il vantaggio delle tecnologie utilizzate è che queste sono invisibili agli occhi del cliente, al quale si manifestano i contenuti emozionali ed informativi grazie  al gesto di prendere in mano un oggetto, o di appoggiarlo su di una superficie, o ancora al movimento nello spazio o grazie al tocco di interfacce tattili ed intuitive. In altre parole, l’interazione con la tecnologia avviene grazie all’esecuzione di gesti e comportamenti quotidiani e naturali.

Nella realizzazione del progetto, per rendere realmente efficace l’uso delle tecnologie, sono stati considerati i seguenti aspetti critici:

Integrazione con il contesto
Le soluzioni tecnologiche individuate tengono conto delle abitudini e dei comportamenti che sono propri della natura umana nei diversi ambienti cui le soluzioni si riferiranno, senza alterare o condizionare atteggiamenti, azioni e gesti attesi. Questo significa che l’utilizzo delle soluzioni tecnologiche non sostituirà i metodi tradizionali e non stravolgerà le modalità di presentazione della collezione o le attività di vendita, ma si integrerà con esse al fine di supportarle, renderle più efficienti (risparmio di tempo e costi) ed efficaci (aiuto nel raggiungere gli obiettivi aziendali).
Si è voluto associare l’immediatezza del reale, che non può essere sostituita, con la ludicità, l’emozionalità e la dinamicità prestazionale del digitale.

Semplicità d’uso
Le interfacce fisico-digitali con oggetti e ambienti sono state sviluppate per essere intuitive e per aumentare la percezione della realtà. La sfida è stata di creare delle applicazioni che possano essere utilizzate da chiunque, anche da chi si avvicina per la prima volta. Questo è garantito da un’interazione naturale, basata su interfacce tattili, sistemi di rilevazione degli oggetti, il riconoscimento ed il tracciamento dei movimenti delle persone, cioè da tecnologie che bypassano i tradizionali sistemi di controllo del computer (ad esempio mouse e tastiera) a favore di un controllo basato sui gesti e sulle azioni tipiche del contesto.

Tecnologie invisibili

Le soluzioni tecnologiche individuate sono state progettate prevedendo l’integrazione con lo spazio e gli arredi tipicamente utilizzati salvaguardando gli aspetti ergonomici delle strutture. L’utente finale vede soltanto il risultato finale della tecnologia, la sua visualizzazione, mentre tutto ciò che sta dietro, l’hardware, non si vede, è nascosto ed integrato nell’ambiente. Queste tecnologie trasformano in modo invisibile lo spazio, che diventa il media con cui trasmettere i contenuti realativi ai prodotti, i protagonisti del racconto fra le aziende ed i clienti.